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Definizione del disturbo borderline di personalità

 

Il disturbo Borderline viene definito nel DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) all'interno dell'asse II (Disturbi di personalità) come Disturbo borderline di personalità (cluster o gruppo B).

Gli assi del DSM sono cinque:

Asse I: gravi patologie psichiatriche
Asse II: disturbi della personalità e ritardo mentale
Asse III: condizioni mediche generali
Asse IV: problemi psicosociali ed ambientali
Asse V: valutazione globale del funzionamento.

Questo sistema di valutazione è detto multiassiale.
"Un sistema multiassiale comporta la valutazione su diversi assi, ognuno dei quali si riferisce ad un diverso campo di informazioni che può aiutare il clinico nel pianificare il trattamento e prevedere l'esito." *

Differenza con i disturbi sintomatici dell'Asse I
La sintomatologia del Disturbo di Personalità dovrebbe far parte del tipico funzionamento a lungo termine dell'individuo e non essere limitata solo a periodi di malattia acuta.

I disturbi di personalità (asse II) sono suddivisi in tre cluster
Cluster A: eccentrico - Individui che appaiono strani o eccentrici (paranoide, schizoide, schizotipico).
Cluster B: impulsivo - Individui che appaiono melodrammatici, emotivi o imprevedibili (antisociale, BORDERLINE, istrionico, narcisistico)
Cluster C: ansioso - Individui che appaiono ansiosi o paurosi (evitante, dipendente, ossessivo-compulsivo).

I criteri diagnostici per il Disturbo Borderline di Personalità secondo il DSM-IV-TR sono 9, devono essere presenti almeno cinque dei nove criteri, come specificato nel punto A.

A. Una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell'immagine di sé e dell'umore e una marcata impulsività, comparse nella prima età adulta e presenti in vari contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:

1. Sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono. Nota: Non includere i comportamenti suicidari o automutilanti considerati nel Criterio 5.
2. Un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall'alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione.
3. Alterazione dell'identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili.
4. Impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto, quali spendere, sesso, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate). Nota: Non includere i comportamenti suicidari o automutilanti considerati nel Criterio 5.
5. Ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamento automutilante.
6. Instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell'umore (per es., episodica intensa disforia, irritabilità o ansia, che di solito durano poche ore, e soltanto raramente più di pochi giorni).
7. Sentimenti cronici di vuoto.
8. Rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (per es., frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici).
9. Ideazione paranoide, o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.